Alessandro Rosa nasce il 9 Giugno del 1982 a Roma. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e collabora, a partire dal 2004 con il collettivo teatrale Santasangre, come video designer. Il suo lavoro, costituito principalmente da video installazioni, nasce e si sviluppa da una riflessione teorica che vede nella filosofia del linguaggio, nell’estetica e nella psicologia i suoi fondamenti, focalizzandosi sul problema della percezione da un punto di vista interpretativo. Tra il 2007 e il 2016 partecipa a diverse esposizioni collettive in Italia e all’estero tra cui Les intermittences du coeur, a cura di Manuela Pacella presso l’Ex elettrofonica di Roma; Icon, a cura di Davide Walter Pairone, presso la Quattrocentometriquadri Gallery di Ancona e Patria interiore, a cura di Manuela Pacella, alla Golden Thread Gallery di Belfast. Partecipa inoltre alla 54° Biennale di Venezia nell’ambito della rassegna Illuminazioni, Arsenale -Tese di San Cristoforo; My Generation, a cura di Manuela Pacella presso il Museo Pietro Canonica di Roma e Six steps to obviousness. Alessandro Rosa selected works 2009/2016, a cura di Giulia Tulino presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma.
“Lorem Ipsum”, 3’, 2017
Le immagini della cultura di massa hanno oramai permeato la nostra coscienza collettiva. Dal dopoguerra ad oggi sono diventate immagini simboliche che sono riuscite a creare un universo di segni e simboli riuscendo a strutturare un vero e proprio linguaggio autonomo pervadendo la memoria e l’immaginazione pubblica, anche di contatti culturali storicamente distanti tra loro. Alternando la percezione collettiva.