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Lino Strangis. Pensiero volante non identificato

III tappa del progetto itinerante

 

dal 7 al 14 giugno 2014 

dal Lunedì al Venerdì  ore 11:00 – 19:00; Sabato e Domenica su appuntamento

 

VISIVA- La città delle dell’immagine

Via Assisi, 117, 00181 Roma

348 038 0883 - http://www.visiva.info/ - info@visiva.info

 

C.A.R.M.A.  - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate e KAPPABIT S.r.l.
presentano

 

Lino Strangis
 
“PENSIERO VOLANTE NON IDENTIFICATO” 

II tappa del progetto itinerante

 
a cura di
Valentino Catricalà e Veronica D’Auria
 
Inaugurazione 7 giugno ore 18:30
dal 7 al 14 giugno 2014
Visiva - La città dell'immagine
Roma

 

Il 7 giugno alle ore 18:30 presso VISIVA- La città delle dell’immagine si inaugurerà la mostra Lino Strangis. Pensiero volante non identificato curata da Veronica D’Auria e Valentino Catricalà e prodotta dalla società KAPPABIT S.r.l. (www.kappabit.com) e da C.A.R.M.A.-Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate (www.carmaweb.net).

La mostra, parte di un progetto omonimo ideato e realizzato dall'artista, si inserisce all’interno del più ampio contestoMedia Art in Rome (https://www.facebook.com/mediartinrome?fref=ts).

L’evento in questione sarà corredato anche da un catalogo omonimo edito dalla nuova collana CINEMA. Cinema & Media Art delle Edizioni Kappabit, con testi di Valentino Catricalà, Veronica D’Auria, lo storico dell’arte Piero Degiovanni e con un pensiero dell’esperto di arti elettroniche Marco Maria Gazzano.

Il progetto, basato sulla metafora del volo come nuova dimensione mentale, può essere definito un "concept show itinerante" – come lo definisce l’artista stesso –, il quale, inaugurato nella città di Lamezia Terme, luogo di nascita di Strangis, toccherà ora la città di Roma dove questi vive e lavora, per poi proseguire in diverse città italiane ed estere in un "tour modulare” di esposizioni/evento di volta in volta arricchite, differenziate e rimodulate a seconda dello spazio e del contesto.

La struttura del progetto si basa su un doppio intervento che intende presentare da una parte la prima antologica di opere audiovisive monocanale realizzate dall'autore tra il 2007 al 2014 (anch'essa di volta in volta arricchita e rimodulata) con le quali ha partecipato a numerose mostre e festival internazionali ottenendo importanti apprezzamenti nei 5 continenti, e dall'altra una installazione ambientale costituita da videoinstallazioni, video-sculture, stampe digitali, opere di suono e mixed media.

Strangis, oggi considerato da molti uno dei più rappresentativi artisti di ciò che si potrebbe chiamare la nuova videoarte italiana, ha sviluppato nel corso degli ultimi anni un linguaggio audiovisivo originale caratterizzato dall’attraversamento delle più diverse tecniche di composizione oggi esistenti in ambiente digitale ricercando commistioni e confluenze tra i codici "alla ricerca di un linguaggio ulteriore, elaborato tramite il computer interpretato come metamedium capace di intermediare tra arti visive, cinema e musica, praticando tra queste discipline nuove commistioni formali e semantiche nello stesso tempo".

Perno stabile dell'installazione sarà il video omonimo del progetto, il quale sarà presentato a Roma nella sua terza e definitiva versione ufficiale, da questo e altri video Strangis ha estrapolato vari frame per realizzare dei quadri digitali caratterizzati dall'utilizzo di software di post-produzione video e animazione in 2 3D (i medesimi usati per la realizzazione delle opere audiovisive) oltre che, come afferma l’artista, un "laboratorio di opere derivate nel quale una volta intrecciatisi i vari linguaggi cerco di recupararne ancora una volta l'origine ri-avvicinando alcuni momenti del processo totale al loro stadio iniziale e riscoprendoli irrimediabilmente mutati."

 

 

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