​​C.A.R.M.A.

Il nome Handmade Supernova non indica soltanto la natura artigianale e perfino casalinga del fatto a mano ma si caratterizza prima di tutto come metafora di un qualcosa di enorme e infinitamente complesso che nasce, per magia, come un manufatto creativo nella stanzetta di un giovane (mentalmente) sognatore.

Un fenomeno di proporzioni cosmiche fatto a mano, l’impossibile fatto fatto, realizzato ed effettivo.

H.M.S. è esattamente la metafora della messa in scena di una potente contraddizione significante, è una coreografia impossibile, una danza (della mente) rituale che celebra nell’apoteosi del gesto sonoro e visuale la necessità dell’elemento utopico come cardine fondamentale per la vita della futura umanità.

Praticare l’impossibile è la nostra parola d’ordine e ciò si può notare facilmente basandosi sul nostro roster (la nostra selezione) che non strizza l’occhio a nessun modaiolismo ma propone artisti che semmai le tendenze le prendono come punto di partenza critico, come spunto d’attualità con cui confrontare la propria libera ed indipendente ricerca, senza mai limitarsi a “stare dentro” e seguire la corrente ma essendo spontaneamente ATTUALI e PERVASIVI, INATTUALI E SUL PEZZO, magari risalendo la corrente; le opere in questione sono cristalli di ricerca e originalità che in pochi tra i pochi possono saper apprezzare fino in fondo e in un’epoca come questa solo chi davvero apprezza compra.

Handmade Supernova si propone con un particolare comportamento di distribuzione che non prevede la ricerca di semplici acquirenti di cassette o dischi in vinile (che speriamo di poter produrre nel tempo in gran quantità) ma veri sostenitori nel senso più grammaticale del termine: nell’epoca in cui tutto è fruibile gratuitamente in streaming noi mettiamo tutti i nostri album interamente ascoltabili gratis online ma il punto è che noi quando facciamo una cassetta non ci limitiamo semplicemente a trasferire la musica su un supporto.

Una cassetta può essere un’opera d’arte totale e nelle nostre non solo ci sono immagini e testi su carta, bensì nelle edizioni deluxe inseriremo una grande quantità di contenuti audiovisivi sperimentali dei generi più disparati (dalle opere di videoarte a quelle di realtà virtuale) tramite l’uso di codici e link a contenuti tenuti su cloud.

Le edizioni saranno estremamente limitate (da 20 a massimo 200 copie) ma anche il loro prezzo  sarà relativamente contenuto per permettere a chiunque possa apprezzare di acquistare ma, considerato che non stiamo vendendo acqua fresca bensì qualcosa che è “per tutti e per nessuno”, sappiamo che solo chi stimerà le proposte al punto da non voler permettere che queste debbano smettere, solo chi si affezionerà tanto da desiderare che la nostra etichetta ed i nostri artisti possano proseguire per il più lungo tempo possibile e a regalarci perle di ricerca, comprerà e comprando sarà letteralmente un co-produttore della prossima edizione.

Dietro di noi non ci sono finanziamenti né ricchezze accumulate con altre attività, solo tanta voglia di promuovere e diffondere la musica che amiamo e che crediamo meriti un pubblico, non sappiamo quanto potremo durare perché non vogliamo sia un hobby ma una realtà che possa dimostrare che non c’è bisogno dei grandi numeri e/o di svendersi ai soliti inibitori della libera ricerca in virtù di incassi che diventano l’unico vero interesse.

A noi interessa vivere facendo ciò che facciamo, non vogliamo certo diventare ricchi, avremmo fatto altro, non ci importa sfondare ed essere noti dalle masse ma avere un seguito, anche piccolo, ma convinto e consapevole, su cui poter contare.

Vi piace ciò che ascoltate e vedete sulle nostre pagine? Contribuite allora!

Perchè ogni giorno che passa è per noi un giorno di lotta per la sopravvivenza: oggi ci siamo ma domani potremmo dover smettere senza il vostro contributo!

Non ci vergogniamo a dichiarare che non c’è nessun Paperon de Paperoni che deve ripulire i suoi soldi in pseudo-imprese pseudo-culturali e nemmeno qualche oscuro mecenate o qualche tipo di sponsor: noi siamo veramente così pazzi da essere un gruppo di artisti e curatori oscillanti tra il precariato e la disoccupazione che hanno deciso già anni fa, fondando l’associazione C.A.R.M.A. di puntare tutto sull’industria culturale vera, quella che propone cose diverse, originali, non omologate, che non seguono le mode e non strizzano l’occhio alle tendenze del mercato, di quelle che aprono le menti delle generazioni, che partecipano attivamente delle evoluzioni del gusto e cercano di proporre estetiche e soluzioni formali coraggiose e incuranti dell’immediata digeribilità.