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Nato a Roma nel 1975 dove vive e lavora.
Dopo gli studi artistici esordisce nell'ambito delle installazioni multimediali interattive, con il gruppo Patchwork, e degli spazi sensibili applicati alla dimensione performativa. Successivamente come creatore di contenuti video interattivi ha collaborato con diverse produzioni nel contesto televisivo e cinematografico ed attualmente opera, come 3D artist e art director, nell'ambito videoludico.
Dal 2015 si dedica alla sperimentazione audiovisiva nell'ambito della videoarte.
Attivo anche come live performer fa parte dal 2014 del gruppo E.T.E.R.E. Project.
Ha partecipato a diversi festival multimediali come Half machine di Copenaghen, Installer e DoctorClip Roma Poetry Film Festival di Roma.
“Psychogeography”, 2016, 6’15’’
L’esplorazione di un paesaggio metaforico in cui accade qualcosa di originario, una possibile nascita del pensiero umano e forse la scoperta della parola! Uno sguardo su una possibile geografia come metafora della mente, della mente come luogo… Un terreno roccioso composto di volti umani attori di un lento ed inesorabile processo di ossidazione, metafora della caducità del corpo e della continua mutazione della materia che dissolve l’omogenea esistenza di ogni cosa come di ciò che ogni individuo riconosce come ‘se stesso’. A squarciare le tenebre che avvolgevano le teste/individui/menti, metafora dell’umanità come materiale cosmico, dei piccoli lumi attaccati a fili sono piovuti sulla scena a svelare la morfologia del territorio e donando la possibilità all’uomo di avere una visione della propria condizione … Una figura umana, forse l’io, si staglia sulle teste cospargendole di caratteri, simboli e parole generando una reazione nelle teste di roccia che s’illuminano, divenendo a loro volta fonte di luce, conoscenza.
Video: Roberto Liberati
Musica: Roberto Liberati