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Artisti e designer in mostra: Lino Strangis, Sami Rahal, Zambo, Valerio Giacone, 

Rita Bonifazi, Ilaria Capponi, Francesca Patania e Mariagiovanna Spedicati dell’Occhio del Riciclone

Da ven 23 a ven 30 Aprile 2010
Orari di apertura: giovedì, venerdì, sabato e domenica ore 16:30-18:30    

Casa dei Popoli & C.A.R.M.A.. , viale Irpinia n.50, Roma (Largo Telese)
e-mail: ass.carma@gmail.com
Ufficio Stampa: Veronica D’Auria: 349 2304021, veronica.dauria@gmail.com

Casa dei Popoli - A.I.A.S.P.

in collaborazione con il

Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate
presenta



ReHabitat

Recupero  Riuso  Riciclo
 

Inaugurazione Venerdì 23 Aprile ore 18:30
Casa dei Popoli - A.I.A.S.P.

 

Venerdì 23 Aprile 2010 la Casa dei Popoli - A.I.A.S.P. in collaborazione con il C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate - presenta l’evento ReHabitat.

ReHabitat è una installazione/evento ambientale realizzata da un gruppo di designer e artisti contemporanei i quali hanno in comune la pratica del recupero, del riuso e del riciclo…

Un incontro di tecniche, linguaggi e forme espressive che, nella loro essenziale diversità di concezione e d’intenzione, trovano spazio comune in questo ambiente domestico e relazionale in cui dialogano tra di esse e con il pubblico.

I dipinti di Valerio Giacone realizzati su porte, finestre, ante e spalliere recuperate; gli elementi di product design, gli abiti e gli accessori di Rita Bonifazi, Ilaria Capponi, Francesca Patania e Mariagiovanna Spedicati dell’Occhio del Riciclone, cooperativa di  riuso creativo e ricerca ambientale; le lampade/assemblage di Zambo anch’esse costruite con oggetti e materiali trovati e le videoinstallazioni di Lino Strangis e Sami Rahal,  esposte nelle tv salvate dalla discarica nell’ambito del progetto Ricicli Catodici (avviato presso il C.A.R.M.A.) vanno a costituire un Habitat conviviale e concettuale che propone una riflessione critica circa la società del consumismo e la possibilità, nel contesto di questa, di ri-partire, per ri-pensarla, dalla dimensione casalinga, ri-appropriarsi dell’ interpretazione del pianeta come casa da preservare, rispettare, “risparmiare”.

In occasione dell’inaugurazione avrà luogo la performance intermediale di Stereocilia Project che unisce l’utilizzo di strumenti ricavati da materiali di recupero con la sperimentazione elettronica, elettroacustica e audiovisiva.
Sempre nell’ottica del recupero e del riuso sarà inoltre allestito domenica 25 un Mercatino di abiti usati.
                      

 

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