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Nato a Latina nel 1963 vive a Sermoneta.
Ha studiato scenografia, fotografia, storia dell'arte presso l'Accademia delle Belle Arti di Roma. Dal 1993 si avvale di tecniche di elaborazione digitale che contaminano il suo modo di fare pittura, fotografia e videoarte.
Ha esposto in importanti spazi espositivi ("Romberg", Latina; ArtVerona, Verona; "Jungle Art Galerie", Paris, ecc...) ed è stato recentemente premiato ad Ars Electronica, Austria.
"Metachaos", 2010, 8'27''
Metachaos, dal greco meta (oltre) e chaos (l’abisso dove si cela lo stato eternamente informe dell’universo), indica una forma primordiale di ameba, priva di una precisa morfologia e caratterizzata da progressive mutazioni e mitosi.
In METACHAOS, infatti, i corpi rappresentati pur essendo caratterizzati da un aspetto apparentemente antropomorfo, in realtà sono privi di identità e di coscienza. Vivono confinati in un contesto aspaziale ed atemporale, un iperuranio ostile e decadente dove una fortezza in movimento perpetuo, domina il paesaggio a difesa di una dimensione parallela tanto armonica quanto fragile.
L’unica finalità dell’orda mutante è quella di assediare e violare il limbo rovesciandone le sorti e penetrandone l’intimità con un istinto distruttivo, quasi fosse un virus, infrangendo così l’equilibrio di un continuum filologico simile a quello della specie umana, riportando lo stato delle cose a quello del brodo primordiale.
METACHAOS è un progetto visivo multidisciplinare, che si articola in un cortometraggio, in una serie fotografica ed in dipinti realizzati a tecnica mista (tutt'ora in progress).
Il progetto nasce dalla volontà di rappresentare gli aspetti più tragici del genere umano e dei suoi moti, come le guerre, la folli