Ahmad Nejad è nato nel 1968 a Lahydjan in Iran, vive e lavora a Parigi e Torino.
Attratto fin dall’infanzia dal linguaggio dell’arte, a 13 anni fa le sue prime esperienze nell’ambito della pittura e della scultura e nel 1987 si trasferisce a Teheran dove continua il suo percorso di studi presso l’Accadema di Belle Arti. Dopo varie mostre personali e collettive ed alcune attività d’insegnamento a Teheran, decide di lasciare l’Iran e si traferisce a Parigi nel 1998 dove amplia la sua ricerca sperimentando nell'ambito dell'installazione e del video.
Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in prestigiose gallerie in particolare in Francia ed in Italia come La Petite Galerie, Galerie Etienne de Causans, Galerie Ménilmuche, Artfiler Gallery, Galerie Claude Lemand, Grand Palais (Salon Comparaisons) di Parigi; al Salons Libres Européens, Villemomble; La Grande Haie, Igny; Procédés Chénel, Vanves; Art et Artisanat, Montrouge;
la Galleria Boursier, la GAS Gallery, Galleria Fogola, NoPermanentGallery e la IKEBÒ di Torino.
“Quelques minutes de rêve”, 2014, 3′53”
“Il video si presenta come una realtà tra due “increspature d’acqua” che, come delle parentesi, mettono in evidenza una situazione di vita quotidiana.
In questa “parentesi” di vita, prendono forma diverse domande.
Chi può conoscere i sogni di un bambino sull’altalena? Chi può sapere se un giorno questi sogni si trasformeranno in realtà? E’ possibile misurare la durata di un sogno?
Il passaggio dal bianco e nero al colore suggerisce una speranza ed il sogno concepito da questa bambina di fronte ad uno dei monumenti più rappresentativi di Torino (che è stato in qualche misura un sogno per il suo architetto) si potrà realizzare.
All’interno del monumento di Antonelli oggi si trova il museo del cinema. Il cinema è un mezzo per realizzare i nostri sogni?”
Video: Ahmad Nejad
Musica: Lino Strangis