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Rick Niebe

Laureato in semiotica del cinema all'Università di Pisa vive e lavora tra Pisa e Livorno. La sua ricerca artistica di videomaker è incentrata su una sperimentazione minimale ed epigrammatica che si caratterizza prevalentemente per uno sguardo critico sul panorama visivo contemporaneo. Nei suoi lavori impiega sia il dirottamento di materiali audiovisivi pre-esistenti, sia un animazione "flicker" dal forte impatto percettivo di elementi grafici autonomi.

I suoi lavori sono stati mostrati in numerose mostre internazionali: Award at Memefest 06 SLO (2006) Streaming Festival The Hague INT (2006) Athens videoart festival GRE (2006) Mostra Invideo; Milano (2006) Zemos 98; Carbunari ROM (2005) Museo Pecci; Prato (2005) Insartspace; Seoul KOR (2005) Zemos 98; Sevillia SPA (2005) Center for art and new technologies; Fournos GRE (2005) Museum Wesel; Wesel GER (2005) Tekfestival; Roma (2005) Rencontres Intenationales Paris/Berlin; Paris FRA (2004) Videominuto pop-TV; Prato (2004) Unimovie; Pescara (2004) BitFilm Festival; Hamburg GER (2004) MTV Brand New (2004) International Film Festival Braunschweig; GER (2003)



 


 

"Teresa", 2010, 55'' (loop)


«Un omaggio digitale a "L'estasi di Santa Teresa" di Lorenzo Bernini (1652). Teresa è un bricolage citazionista, un accostamento di molteplici suggestioni: Deep Ascii, Blow job, L'estasi di S.Teresa. Oltre che un hommage ad influenze personali, ho cercato di far convergere in una costellazione comune di senso questi elementi eterogenei. Ho voluto vedere dietro alla decostruzione digitale di immagini anonime l'instabilità, la perdita dell' interezza, l'ambiguità e la mutevolezza del Barocco. Una tensione incessante tra "reale" e "arti-ficiale" raddoppiata nel gioco tra inquadratuta e fuori campo, tra visibile e non visibile. Ho cercato, tra le griglie algoritmiche e in mosaico di caratteri, l'erotismo, la sensualità confusa dei corpi contro l'alta definizione pornografica. In questo senso, forse, dagli algoritmi e dalle matrici informatiche possono formarsi più alte consapevolezze della nostra condizione ed aprirsi inedite possibilità»

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